Marzo 27, 2023

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Migliaia di dipendenti dell’Università della California scioperano per una paga più alta

Il sistema universitario ha negato ogni azione illegale e ha invitato i sindacati a restare al tavolo delle trattative. “Ci impegniamo a continuare a negoziare in buona fede e raggiungere accordi completi il ​​prima possibile”, afferma la dichiarazione dell’Università della California.

Lunedì, lo sciopero sembrava aver creato notevoli disagi. Alla UC Berkeley, i manifestanti hanno manifestato in un campus che sembrava quasi svuotato dalle lezioni cancellate. Alla UC San Diego è stato chiuso un laboratorio di ricerca sulle nanotecnologie che normalmente impiega una dozzina di dottorandi, post-dottorato e studenti universitari.

All’UCLA, le sezioni di Sociologia 101, architettura e altri corsi universitari popolari sono stati cancellati mentre le voci di centinaia di scioperanti risuonavano in tutto il campus tentacolare: “UC, UC, non puoi nasconderti! Possiamo vedere il tuo lato avido!”

Enrique Olivares Pesante, un dottorando al quarto anno in inglese all’UCLA che stava picchettando davanti all’edificio del cinema della scuola, ha detto che guadagna $ 2.500 al mese prima delle tasse e paga più della metà dell’affitto per il suo alloggio per laureati. La maggior parte degli assistenti all’insegnamento guadagna molto meno, ha detto, aggiungendo: “Si è arrivati ​​a questo perché era insostenibile”.

Alla UC Berkeley, Chaka Tellem, 21 anni, il presidente del corpo studentesco e un anziano, simpatizzò per lo sciopero anche se le sue lezioni di macroeconomia e storia afroamericana erano state cancellate. “Siamo in un campus che riconosce, storicamente e fino ad oggi, l’importanza dell’azione collettiva, l’importanza degli scioperi e dell’azione diretta non violenta”, ha affermato.

Nel frattempo, Anthony Huo, 19 anni, ha detto che era impegnato solo per capire se la sua prossima lezione si sarebbe incontrata.

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“Penso che stia succedendo”, ha detto, sfrecciando nell’aria autunnale attraverso il leggendario campus di Berkeley. “Forse? Non so. Ci proverò.”

Soumya Karlamangla, Agrifoglio Secondo, Anemona Hartocollis e Noam Scheiber reportage contribuito.