Affari della CNN
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Una misura chiave dei prezzi al consumo ha leggermente rallentato in ottobre, un altro segnale di speranza che le pressioni inflazionistiche potrebbero moderarsi.
L’indice dei prezzi delle spese per i consumi personali, o PCE, è aumentato del 6% in ottobre rispetto a un anno prima, secondo quanto riferito giovedì dal Dipartimento del Commercio. Questo è in calo rispetto all’aumento annuo del 6,3% rivisto al rialzo riportato per settembre.
Il PCE è l’indicatore di inflazione preferito dalla Federal Reserve poiché fornisce un quadro più completo dei prezzi al consumo.
I prezzi sono aumentati dello 0,3% in ottobre rispetto a settembre, lo stesso aumento mensile di ciascuno dei due mesi precedenti.
Escludendo cibo ed energia volatili, il PCE core è aumentato del 5% negli ultimi 12 mesi e dello 0,2% su base mensile. Ciò si confronta con l’aumento annuo del 5,2% rivisto al rialzo di settembre e un balzo su base mensile dello 0,5%.
Il guadagno su 12 mesi del PCE core ha soddisfatto le previsioni degli economisti intervistati da Refinitiv, mentre il guadagno su un mese è stato leggermente inferiore all’aumento dello 0,3% previsto.
Le pressioni inflazionistiche sono diventate una delle principali preoccupazioni per l’economia statunitense, spingendo la Fed a farlo aumentare i tassi di interesse a un tasso senza precedenti nel tentativo di tenere sotto controllo i prezzi.
Il presidente della Fed, Jerome Powell, ha dichiarato mercoledì in un discorso che la Fed potrebbe rallentare il ritmo dei suoi aggressivi aumenti dei tassi già a dicembre. Mentre Powell ha sottolineato l’importanza di non fare affidamento su un particolare punto dati, la lettura dell’inflazione di giovedì probabilmente conferma quel piano.
Questa storia si sta sviluppando e verrà aggiornata.
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